VERSO L’ABBANDONO PROGRESSIVO DEL CONTANTE: L’AUDIZIONE DEL DIRETTORE DELL’AGENZIA ENTRATE IN COMMISSIONE FINANZE

VERSO L’ABBANDONO PROGRESSIVO DEL CONTANTE: L’AUDIZIONE DEL DIRETTORE DELL’AGENZIA ENTRATE IN COMMISSIONE FINANZE

Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, nel corso dell’audizione del 24 novembre 2020 davanti alla VI Commissione Finanze della Camera dei deputati riguardante la tracciabilità dei pagamenti e la semplificazione dei relativi adempimenti, ha fatto il punto sulle misure esistenti ed in programma per incentivare esercenti e contribuenti ad abbandonare progressivamente l’utilizzo del contante.

L’obiettivo del piano “Italia Cashless” è, infatti, quello di incentivare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici in settori in cui il contante è ancora troppo diffuso attraverso l’attuazione di diverse misure, quali:

la riduzione del limite massimo di utilizzo del contante, che si abbasserà a euro 1.000 dal 1° gennaio 2022;
la lotteria dei corrispettivi per le transazioni effettuate con mezzi di pagamento tracciabili, che prevede premi per il consumatore e per l’esercente;
l’introduzione di un credito d’imposta del 30% sulle commissioni addebitate ai commercianti e ai professionisti per le transazioni effettuate con moneta elettronica;
la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali per oneri, ai fini dell’IRPEF, solo se la spesa viene effettuata mediante strumenti di pagamento tracciabili;
il meccanismo del cashback, che prevede un rimborso del 10% per gli acquisti effettuati fisicamente negli esercizi commerciali tramite pagamenti tracciabili da parte di soggetti maggiorenni, residenti, fuori dall’attività di impresa, arte o professione.

L’impiego degli strumenti elettronici di pagamento, spiega Ruffini, porta a diversi vantaggi sia per i consumatori, che potrebbero scegliere modalità di pagamento più rapide e sicure, che per gli esercenti, per i quali la “gestione” del denaro contante è onerosa e rischiosa, e anche per lo Stato, in quanto stimolo all’emersione di base imponibile e di contrasto all’evasione fiscale e, conseguentemente, di rilancio dell’economia.

L’abbandono progressivo del contante rappresenta la premessa per la modernizzazione del Paese, dichiara ancora Ruffini, ma anche uno stimolo all’innovazione e all’economia digitale. Si tratta di porre le basi per una nuova “cultura fiscale”.

Fonte: https://www.agenziaentrate.gov.it