UTILIZZO DI FATTURE FALSE AUTOPRODOTTE E REATO DI “DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA MEDIANTE L’UTILIZZO DI FATTURE PER OPERAZIONI INESISTENTI”

UTILIZZO DI FATTURE FALSE AUTOPRODOTTE E REATO DI “DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA MEDIANTE L’UTILIZZO DI FATTURE PER OPERAZIONI INESISTENTI”

Con la sentenza n. 6360 del 11 febbraio 2019 la Corte di Cassazione Penale ha confermato la condanna ad 1 anno e 2 mesi di reclusione inflitta al legale rappresentante di una società di capitali per il reato di “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”.
Nella sentenza in commento la Suprema Corte ha affermato che il reato di frode fiscale (ex art. 2 del Dlgs n. 74 del 2000) è configurabile ogniqualvolta il contribuente, per effettuare una dichiarazione fraudolenta, si avvalga di fatture o altri documenti che attestino operazioni non realmente effettuate, non rilevando la circostanza che la falsità sia ideologica o materiale.

Fonte: http://www.cortedicassazione.it

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