Il ricorso a personale in forma rilevante e non occasionale integra il presupposto di attività abituale autonomamente organizzata contribuendo ad accrescere il reddito del professionista.
È tenuto a versare l’Irap l’avvocato che paga elevati compensi ai collaboratori, ha tanti clienti e sostiene ingenti spese per trasferte, sintomo che lo studio va avanti anche senza la sua presenza. Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con l’ordinanza n. 20455 del 30 luglio 2019, ha respinto il ricorso di un contribuente.
Fonte: https://www.fiscooggi.it/rubrica/giurisprudenza/articolo/lavvocato-non-ce-studio-lavora-lirap-va-pagata-non-e-evitabile