LA CASSAZIONE PRECISA I CONTORNI DEL REATO DI BANCAROTTA FRAUDOLENTA

LA CASSAZIONE PRECISA I CONTORNI DEL REATO DI BANCAROTTA FRAUDOLENTA

La Corte di Cassazione, Sez. V penale del 02.03.2020 n.18528 in relazione al reato di bancarotta preferenziale precisa che qualora il fallito provveda al pagamento di crediti privilegiati, ai fini della configurabilità del reato, è necessario il concorso di altri crediti con privilegio di grado prevalente o almeno eguale, rimasti insoddisfatti per effetto del pagamento e non già di qualsiasi altro credito. Inoltre, quanto all’elemento soggettivo del reato, la medesima sentenza rileva che il dolo specifico richiesto consiste nella volontà di recare un vantaggio al creditore soddisfatto, con l’accettazione della eventualità di un danno per gli altri secondo lo schema del dolo eventuale.

Ciò non è ravvisabile, ad esempio, quando il pagamento sia stato fatto a favore di dipendenti e fornitori per la prosecuzione dell’attività ed al fine di evitare il fallimento, anche se il danneggiato possa essere l’Erario.

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